Fondo Giacinto Scelsi

L’Archivio “Giacinto Scelsi” è suddiviso in una sezione musicale ed una contenente i documenti privati.

La prima delle due sezioni include le partiture delle sue composizioni (manoscritti, copie eliografiche, lucidi) insieme con partiture di altri autori, a volte con dediche, che il musicista raccoglieva e conservava per interesse.
L’archivio sonoro rappresenta il nucleo più peculiare dell’archivio: circa 730 nastri, veri e propri “schizzi” sonori che attestano del peculiare processo creativo scelsiano e offrono significativa testimonianza della sua ricerca sul suono. A corredo dei nastri, si conservano circa 90 lacche e una collezione di circa 220 vinili.

I nastri sono oggetto di riversamento da analogico a digitale, con un complesso lavoro realizzato dalla Fondazione in convenzione e in collaborazione con l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, istituto preposto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo alla tutela del patrimonio sonoro.

I nastri ad oggi trasferiti sono 410, con fruizione in archivio in postazioni dedicate. 

La sezione “Privato” consta invece di documenti personali e patrimoniali, carte familiari, fotografie, disegni, corrispondenza: documenta la straordinaria ampiezza dei contatti scelsiani con tante istituzioni e personalità italiane e straniere, le diverse stesure preparatorie degli scritti poetici e letterari del Maestro, programmi di concerti, brochures, manifesti, locandine, recensioni e molto altro.

La nutrita collezione fotografica è stata oggetto di un primo progetto di riordino e digitalizzazione supportato nel 2016-17 dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio.

Gli estremi cronologici della documentazione dell’archivio travalicano quelli di vita del compositore e risalgono fino alla prima metà del 1800. Tra le carte familiari infatti è degno di nota un nucleo di lettere indirizzate al nonno del compositore, Ignazio Giacinto Maria Scelsi, da illustri uomini politici quali Francesco Crispi, Urbano Rattazzi, Nino Bixio, Terenzio Mamiani, etc.
Ignazio Giacinto Maria Scelsi (Collesano, 30 luglio 1825 – Roma, 6 maggio 1902), siciliano emigrato a Torino, prese parte con Crispi all'impresa dei Mille. Dopo la proclamazione del Regno fu nominato prefetto iniziando una carriera che lo vide a capo di 15 province, distinguendosi particolarmente nella repressione del brigantaggio ad Ascoli Piceno. Fu senatore del Regno dal 1890 e autore di diversi libri di natura storico-economica.

Il fondo è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante nel luglio del 2000.

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